Marco Belcastro: canto, chitarra, fisarmonica, tampura
Il concerto “Che il mio amore non sia mai stanco mai” nasce dal desiderio di riportare il canto alla sua funzione originaria di connessione, ritualità, sacralità. Una ricerca volta a creare, grazie al canto e alla voce, una profonda relazione con chi ascolta, senza filtri; un contatto che può diventare catartico, liberatorio e, non in ultimo, curativo.
È un viaggio che la voce accompagna tra deserti e mari, isole e giardini, verso un paesaggio interiore sempre intimo e che diventa infine solo suono. Strumenti diversi (chitarra, organetto diatonico, tampura) che si stringono attorno alle parole più antiche, arcaiche o nuove o rinnovate.
Tre Suites di canzoni di varia provenienza ma che hanno in comune una ricerca spirituale, d’amore e di cura, “canzoni medicina” per lo spirito ed il corpo, con l’intento di portare il canto a introspezione e strumento di connessione spirituale.