• CHISSA' SE E' VERO - Canzoni di Enzo Jannacci

    CHISSA’ SE E’ VERO Canzoni di Enzo Jannacci

    Marco Belcastro - voce e chitarra Flaviano Braga - fisarmonica

    Info e contatti: marcobelca@gmail.com +39 3333727941 -

     

    l duo propone , in questa formazione minimalista alcune tra le più conosciute canzoni di Enzo Jannacci. Le note dei musicisti comaschi evocano i personaggi ironici e a volte struggenti dalla fantasia del cantautore meneghino: riviviamo la storia d’amore del barbone che si trascina per Milano parlando da solo, la paura del condannato che aspetta la fucilazione all’alba, il tono scanzonato degli amici che vanno allo zoo comunale, la dignità di chi resiste quaranta giorni e quaranta notti alle botte di San Vittore. Rieccheggiano sulle note proposte dal duo comasco le espressioni dialettali ormai familiari anche a chi milanese non è: chi non conosce la poesia di un paio di scarp de tenis, chi non ha provato tenerezza per il palo sguercio della banda dell’Ortiga, chi non ha voglia ogni tanto di urlare al mondo il suo personale son sciopà?

    E quando la chitarra di Marco e la fisarmonica di Flaviano riporteranno tra noi il dottore-musicista potremo finalmente interrogarlo sul segreto della sua bonaria ironia: forse basta chiedersi “chissà se è vero” per vedere la realtà con altri occhi.

     

     

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  • CERCO UN CERCHIO DI GRAVITA' PERMANENTE - Omaggio a Franco Battiato

    'CERCO UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE

    Concerto-spettacolo in omaggio a Franco Battiato

    Una mattina, a scuola, tema libero. I miei compagni si lanciarono nella descrizione del papà, della mamma, di una loro passione: lo sport il cinematografo... io mi trovai di fronte al foglio bianco come di fronte a una sfida drammatica. Raccontare qualcosa... ma cosa? Mi sentivo totalmente smarrito. Allora presi la penna e scrissi il titolo: «Io, chi sono?» (Franco Battiato)

    Musica, parole e poesia: le canzoni che hanno accompagnato generazioni di italiani si intrecciano al filo della biografia del cantautore siciliano, in uno spettacolo alla ricerca di quel centro di gravità permanente cui Battiato ha dedicato tutta la vita.

    con

    Marco Belcastro canto, pianoforte e chitarra Christian Poggioni voce recitante

     

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  • NON AL DENARO NON ALL’AMORE NÉ AL CIELO

    Non al denaro non all’amore né al cielo

    Dall’Antologia di Spoon river alla beat generation viaggio nella poesia cantata di Fabrizio De André

    Marco Belcastro voce e chitarra Christian Poggioni voce recitante

    «Avrò avuto diciott’anni quando ho letto Spoon River. Mi era piaciuto, forse perché in quei personaggi trovavo qualcosa di me. Nel disco si parla di vizi e virtù: è chiaro che la virtù mi interessa di meno, perché non va migliorata. Invece il vizio lo si può migliorare: solo così un discorso può essere produttivo».

    Nel 1972 Fabrizio de André pubblicò l’album Non al denaro, non all’amore né al cielo, uno dei suoi dischi più noti e più belli, scritto in collaborazione con il futuro premio Oscar Nicola Piovani e liberamente ispirato all’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters.

    Prendendo spunto dalle 9 canzoni del disco, Marco Belcastro e Christian Poggioni propongono uno spettacolo-concerto in cui i brani del cantautore genovese si intrecciano a testi di poeti del ‘900, dalla Beat generation a Alda Merini.

    MARCO BELCASTRO Musicista, cantante, compositore. Dopo aver studiato chitarra classica, si diploma in pianoforte presso il conservatorio di Verona. Si perfeziona in “Metodo Funzionale della Voce” presso l’istituto di Lichtenberg e si specializza in “Funzionalità vocale” presso il centro di funzionalità vocale “Nova Cantica” di S.Giustina. Approfondisce lo studio del canto indiano presso il conservatorio di Vicenza e in India. Suona e canta in varie formazioni dove propone un repertorio che va dalla canzone d’autore a sue composizioni alla tradizione popolare. Collabora con varie compagnie teatrali italiane e propone laboratori su voce e canto. Incide vari cd con musiche di sua composizione. www.marcobelcastro.it

    CHRISTIAN POGGIONI Attore, regista. Si diploma in recitazione con Giorgio Strehler alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano. Ha recitato in spettacoli diretti da registi di fama internazionale quali Giorgio Strehler, Peter Stein, Massimo Castri, Antonio Calenda. È stato assistente alla regia presso la Kaye Playhouse di New York. Dirige ed interpreta numerosi spettacoli di autori classici e contemporanei. È maestro di recitazione presso il Laboratorio di Drammaturgia Antica e la Scuola di Alta Formazione dell’Università Cattolica di Milano. www.christianpoggioni.it

     

    INFO: 329 3022179 – c.poggioni@gmail.com - www.christianpoggioni.it

     

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  • LA BUONA NOVELLA

    LA BUONA NOVELLA

     

    Tributo a Fabrizio De André

    Voce e chitarra Marco Belcastro

    Voce narrante Christian Poggioni

    La Buona Novella di Fabrizio De André, basata sulla storia di Gesù Cristo raccontata dai vangeli apocrifi, è uno degli album più significativi nella storia della musica d’autore italiana, per la poeticità dei testi e la qualità delle melodie che raccoglie.

    Lo stesso De André lo considerava una delle sue opere meglio riuscite: “I Vangeli apocrifi sono una lettura bellissima – dice De André - Io considero il Vangelo il più bel libro d’amore che sia mai stato scritto. Ho scritto queste canzoni in pieno Sessantotto e resto convinto che abbiano una forte carica rivoluzionaria. Con la buona novella ho voluto dire ai miei coetanei di allora: guardate che le nostre stesse lotte sono già state sostenute da un grande rivoluzionario, il più grande della storia...”

    Marco Belcastro interpreterà le canzoni della Buona Novella, accompagnandosi con la chitarra e alternandosi con l’attore Christian Poggioni, che introdurrà i brani e proporrà pensieri e aneddoti di Fabrizio De André.

     

     CHRISTIAN POGGIONI

    www.christianpoggioni.it

    Nato a San Paolo del Brasile nel 1972, viene ammesso da Giorgio Strehler alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano, dove si diploma in recitazione nel 1999. Nel 2000 si laurea con 110 e lode presso l’Università Statale di Milano e nel 2003 frequenta con il massimo dei voti un master in regia presso la University of Southern California di Los Angeles.

    Dal 1999 al 2006 recita in spettacoli diretti da registi quali Giorgio Strehler (Temporale, Così fan tutte), Peter Stein (Pentesilea), Massimo Castri (Questa sera si recita a soggetto), Antonio Calenda (Agamennone, Coefore, Otello), prendendo parte a tournée nazionali ed europee. Parallelamente recita in diverse produzioni televisive, cinematografiche e radiofoniche per Mediaset, RAI e Radio Svizzera Italiana.

    Nel 2007 fonda l’associazione culturale QUIA NON? e intraprende un percorso di ricerca e produzione autonoma, scrivendo, dirigendo e interpretando gli spettacoli Tradimenti (2007), Nostos (2008), Alla ricerca del tempo perduto (2010), Alla corte di un giullare (2011). È inoltre regista ed interprete degli spettacoli Il vangelo secondo Pilato e La notte degli ulivi di Érich-Emmanuel Schmitt (2012), Apologia di Socrate di Platone (2013), Shakespeare’s memories (2014)

    Nel 2008 è assistente alla regia presso la Kaye Playhouse di New York (Le nozze di Figaro). Dal 2009 collabora con l’Università Cattolica di Milano, dove è chiamato come insegnante di recitazione presso il Laboratorio di Drammaturgia Antica e la Scuola di Alta Formazione diretti dalla prof.ssa Elisabetta Matelli.

     

     MARCO BELCASTRO

    Dopo la maturità scientifica ed aver studiato per anni chitarra classica, si dedica allo studio del pianoforte conseguendone il diploma presso il conservatorio di Verona nel 1990.

    Si perfeziona in ‘Metodo Funzionale della Voce’ di Gisela Rohmert con gli insegnanti dell’istituto di Lichtenberg tra cui Gisela Romhert, Ruth Weimer e Martin Landzettel e si specializza in ‘Funzionalità vocale’ con Maria Silvia Roveri presso il centro di funzionalità vocale ‘Nova Cantica’ di S.Giustina (Belluno). Approfondisce lo studio del canto indiano presso il conservatorio di Vicenza e, a Benares (India), con il cantante Dhrupad Ritwik Sanyal. Si diploma alla Civica Scuola di Animazione Pedagogica e Sociale di Milano. Si specializza nello studio dell'organetto diatonico con Vincenzo Caglioti. Negli anni 90 è leader con Vittorio Liberti del gruppo The MuRo.

    Conduce seminari e corsi individuali di Funzionalità Vocale. Suona e canta in varie formazione dove propone repertori che vanno dalla canzone d’autore a musiche e canzoni di sua composizione e della tradizione popolare.

    Collabora con la cooperativa ‘Progetto 98’ di Busto Arsizio come esperto vocale per la rieducazione al suono ed alla voce di persone colpite da traumi cerebrali o ictus.

    Ha collaborato come docente con la scuola NovaCantica di S.Giustina (Bl) diretta da Maria Silvia Roveri.

    Collabora come cantante, musicista e compositore con l'attore Roberto Anglisani e con varie compagnie teatrali italiane.

    Incide i cd "Farfalle gialle" (in collaborazione con Simone Mauri),

    "Melquìades Emporio" (con il quartetto 'Melquìades') e SoloVolo (con M.Antonietta Puggioni) con musiche di sua composizione.

     

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  • MELQUIADES - EMPORIO

    MELQUIADES - EMPORIO

     

    Marco Belcastro Chitarra, organetto diatonico e voce

    Simone Mauri Clarinetto basso, clarinetto

    Maurizio Aliffi Mandolino, chitarra acustica

     

    “MELQUÍADES”  è un progetto che nasce dal “duo” Belcastro-Mauri (ora “trio” con la collaborazione del chitarrista Maurizio Aliffi), che già da tempo, oltre all’attività concertistica, collabora con attori e narratori nell’accompagnamento musicale di spettacoli di teatro e narrazione ed ha all’attivo la produzione del CD “Farfalle gialle”.

    La variabilità timbrica dell’organico permette di affrontare con disinvoltura sia brani originali sia brani tratti dal repertorio popolare di varie culture, un insieme di melodie calde, ritmi vorticosi ed improvvisazioni spericolate.

    “Musica coloratissima, pure rigorosa nella sua esecuzione, ma animata da una spontaneità e da una varietà difficili da incontrare oggi. L’eclettismo di Marco Belcastro, che di questo progetto è il motore, lo porta a creare una musica di respiro che naviga tra sonorità Europee e dei porti del mediterraneo. Diviso tra chitarra e mandolino Maurizio Aliffi sfoggia una tecnica versatile che lo porta ad attraversare generi e stili senza dimenticare le sue origini jazz più ortodosse. Il pregio di Simone Mauri è invece quello di restare perfettamente riconoscibile, anche per il timbro del suo clarinetto basso che rende adatto a qualsiasi musica utilizzandolo non solo per ritagliarsi suggestivi momenti solistici ma anche come originale supporto ritmico” ( A. Brunialti “La Provincia” )

    L’eterogeneità dei percorsi artistici dei diversi componenti del gruppo permette l’inserimento nel repertorio di elementi originali come l’improvvisazione o l’uso della voce.

    Il carattere stilistico particolare del gruppo è dato dalle composizioni di Marco Belcastro, che, nate anche per l’accompagnamento di spettacoli teatrali, hanno una loro autonomia e risuonano di echi che vanno dal colto al popolare.

    Al progetto collaborano vari musicisti tra cui Paolo Botti alla viola, Andrea Donati al contrabbasso.

  • E là tu deponi il tuo cuore

    E là tu deponi il tuo cuore

     

    Marco Belcastro: canto, chitarra, fisarmonica, tampura

    Il concerto “…e là tu deponi il tuo cuore” nasce dal desiderio di riportare il canto alla sua funzione originaria di connessione, ritualità, sacralità. Una ricerca volta a creare, grazie al canto e alla voce, una profonda relazione con chi ascolta accompagnandomi alternativamente con chitarra, fisarmonica e tampura, così da aiutarci ad entrare in profondo contatto con noi stessi, senza filtri; un contatto che può diventare catartico, liberatorio e, non in ultimo, curativo.

    Il progetto è composto da tre Suites di canzoni di varia provenienza ma che hanno in comune una ricerca spirituale, d’amore e di cura, “canzoni medicina” per lo spirito ed il corpo.

    Canti che spaziano dalla tradizione sufi a quella ebraica, gregoriana, indiana, dal cantico dei cantici a canzoni d'amore di provenienza popolare e della canzone d’autore con l'intento di portare il canto a introspezione e strumento di connessione spirituale.

  • VOGLIO UNA COSA DIRTI - IL CANTICO DEI CANTICI

    VOGLIO UNA COSA DIRTI - IL CANTICO DEI CANTICI

    Marco Belcastro: voce, organetto diatonico, armonium, chitarra, composizioni

    Simone Mauri: clarinetto basso

    Alberto Morelli: armonium, percussioni, voce, kanjira, sonagli, flauto bansuri, piffero, duduk, salterio, conchiglia

    Franco Parravicini: arrangiamento, chitarra acustica, chitarra portoghese, chitarra elettrica, saz ( chitarra saracena ), adungo ( arpetta africana ), basso

    Clara Zucchetti: voce, percussioni, tamburo a cornice, vibrafono

     

    Mi sono avvicinato al Cantico dei Cantici durante una collaborazione con la compagnia teatrale ArteventualeTeatro di Brugherio per la composizione di musiche a canti nell’allestimento di uno spettacolo.

    Ho letto varie versioni del cantico ma più di tutte mi ha colpito la traduzione poetica di Alonso Schokel, gesuita spagnolo, ed alla sua traduzione mi sono ispirato per la composizione dei brani dando alle parole una veste di suoni e melodia.

    Il Cantico, secondo il suo significato originario, è già un canto erotico secolare, diventato più tardi allegoria sia nella tradizione ebraica che in quella cristiana; un canto che celebra in chiave poetica l'amore umano in tutte le sue infinite sfaccettature: la lontananza, la sensualità, il cercarsi, il rincorrersi, l'amplesso, il perdersi, il ritrovarsi....

    Dopo la composizione dei 12 brani è nata in me l’idea e l’esigenza sia di poterli presentare in concerto sia di farli sfociare anche in una produzione discografica. Ho chiesto quindi l’aiuto a validi amici musicisti del comasco, tra cui Franco Parravicini per gli arrangiamenti , attivi musicalmente sia nel panorama nazionale che internazionale, con alcuni dei quali collaboro ormai da molti anni.

    I brani si alimentano di una musica melodica e di respiro che naviga tra sonorità Europee e dei porti del mediterraneo (anche grazie all’utilizzo di strumenti che arrivano appunto dalla tradizione musicale etnica e popolare) e traggono linfa anche dalla musica popolare e dalla canzone d’autore.

    L’eterogeneità dei percorsi artistici dei diversi musicisti fa sì che le composizioni, nate semplicemente dal puro piacere di essere composte, possano sfuggire ad un facile ‘etichettamento’ del genere musicale.

    Il 6 aprile 2013 ‘Voglio una cosa dirti’ sarà presentato in prima assoluta in concerto presso il Teatro Sociale di Como inserito nella rassegna teatrale‐musicale del 2012/13 ‘Le ali dell’uomo’.